Giovedì 16 dicembre davanti alla scuola media Virgilio di Ardea, dalle ore 9 alle 18, la Asl Roma 6 organizzerà una giornata di screening oncologico dedicata al tumore della mammella, della cervice uterina e del colon retto, con il supporto dell’assessorato alla Salute e dell’Assessorato all’Emergenza Covid19 del comune di Ardea. Non è necessario prenotare.
Sarà a disposizione un ambulatorio mobile attrezzato dove sarà possibile eseguire il prelievo citologico per il pap test e l’HPV test (rivolto a donne dai 25 ai 64 anni). Il risultato verrà successivamente inviato a casa per posta. Sarà possibile, inoltre, ricevere la provetta per la ricerca del sangue occulto nelle feci (rivolto a uomini e donne dai 50 ai 74 anni).
Sarà comunicato in breve tempo il giorno e il luogo in cui il kit dovrà essere riconsegnato a un infermiere della Asl, che tornerà ad Ardea appositamente per la raccolta dei campioni. Anche in questo caso, il risultato del test verrà inviato a casa per posta.
Presso l’ambulatorio mobile di Ardea, il 16 dicembre, sarà possibile inoltre prenotare la mammografia (rivolto a donne dai 50 ai 74 anni e/o con particolari fattori di rischio familiari): le donne in età target o con familiarità per il tumore della mammella potranno prenotare una mammografia che verrà effettuata successivamente, presso l’ospedale del Castelli o l’ospedale di Anzio.
«Negli ultimi due anni, l’attenzione che è stata data al Covid ha ridotto l’attenzione delle istituzioni e delle persone sull’importanza della prevenzione oncologica, e questo ha portato alla riduzione delle diagnosi precoci delle malattia», ha commentato l’assessore all’Emergenza Covid 19 di Ardea, Alessandro Possidoni.
«È importante ricordare alla popolazione quanto sia importante sottoporsi agli esami di screening per permettere una diagnosi delle malattie oncologiche nei primi stadi, aumentando sensibilmente la probabilità di cura del paziente».
«In un momento così sensibile quale quello che stiamo vivendo tutti, non dobbiamo dimenticarci che, oltre al Covid 19, esistono ancora moltissime malattie e infezioni a cui dobbiamo tenere testa. In due anni, per diverse ragioni, molte delle quali causate dalla paura di entrare in contatto con persone infette, molte persone hanno rinunciato alla prevenzione. Allora, grazie alla Asl, siamo noi ad andare da loro, così che possano affidarsi agli screening che possono garantire loro la salute», ha concluso l’assessore alla Salute, Morris Orakian.
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