"La Russia di Putin è una superpotenza, opportunità per il nostro Made in Italy: via le sanzioni" - BergamoNews

2022-08-13 06:11:05 By : Mr. Jordan Zhu

Simone Bergamelli, 29 anni, è un geometra di Brembate Sopra, sta lavorando alla costruzione della nuova autostrada San Pietroburgo-Mosca. A lui abbiamo chiesto di leggere l'attuale situazione politica ed economica della Russia dopo il successo elettorale di Putin

Simone Bergamelli, 29 anni, è un geometra di Brembate Sopra. Da tempo, sta lavorando alla costruzione della nuova autostrada San Pietroburgo-Mosca: un’opera mastodontica da 1,1 miliardi di euro. Lo abbiamo contattato per sapere quale aria tira per un bergamasco dalle parti del Cremlino, a pochi giorni dal trionfo annunciato di Putin rieletto con il 76,6% delle preferenze.

Elezioni in Russia, era scontata la vittoria di Putin?

In un periodo di forti tensioni internazionali che vede rinvigorita l’ostilità dei Paesi occidentali nei confronti della Russia, arriva una reazione netta e chiara dal Cremlino. I cittadini russi scelgono per la quarta volta Vladimir Putin, credo che questa vittoria dipenda dalla consapevolezza della maggioranza dei cittadini russi della dimensione strategica data alla Russia da Putin. È una dimensione di grande potenza tornata protagonista sulla scena mondiale, tutti sono consapevoli di questo.

I russi hanno preferito la stabilità, lo status quo politico rispetto alla prospettiva di un cambiamento?

Perché cambiare? Putin ha restaurato il prestigio internazionale della Russia, reagendo alla politica unilaterale degli Stati Uniti contestando anzitutto l’atteggiamento sovranista e spregiudicato che considera da sempre tutte le altre nazioni come Vassalli, ha criticato l’avanzata della Nato verso Oriente, è in disaccordo con le minacce all’Iran e la pretesa statunitense di installare missili antibalistici in territorio polacco; il presidente difende le ambizioni di un Paese che è fiero della sua storia e non ha alcuna intenzione di rinunciare al suo ruolo nella società internazionale.

Nella campagna elettorale, ci sono stati aspetti o temi che hanno richiamato l’ultima campagna elettorale italiana?

Le elezioni si sono svolte in un’atmosfera di grande partecipazione, credo che mai come in questo momento ci sia stata una sorta di consapevolezza del popolo russo rispetto ad una serie di tensioni che hanno riguardato la nazione nel suo complesso, ma soprattutto hanno messo in discussione il suo presidente. La reazione è stata assolutamente corale e univoca. Gli indici di partecipazione al voto e il grande risultato con cui è stato rieletto Vladimir Putin sono stati clamorosi.

In Italia, nelle ultime elezioni si è introdotto il tagliando antifrode. Quali misure sono state adottate in Russia per evitare brogli elettorali?

Sinceramente non lo so…. Posso solo segnalare che i colleghi e amici russi non hanno menzionato brogli, anzi al contrario mi hanno raccontato di un tempismo per raggiungere i dati definitivi decisamente invidiabile, perché le procedure di voto hanno permesso di poter avere i risultati in maniera rapidissima.

Dopo la riconferma di Putin, cosa si aspetta la Russia e quali sono urgenze e le emergenze del popolo russo?

Il maggior problema di Putin ora è creare un sistema di potere stabile, che possa funzionare dopo la sua uscita di scena. Il sistema attuale è costruito su di lui. La vera minaccia per Putin inizia ora appena riconfermato, inizia un periodo complesso, perché Putin dovrà tenere sotto controllo una ipotetica frantumazione dell’elite, in cui campi opposti inizieranno a coalizzarsi intorno ai potenziali successori, l’attenzione delle figure più potenti nell’elite ora è concentrata su come prepararsi ad una eventuale Russia senza Putin.

Dal punto di vista commerciale, la Russia è una paese affidabile per l’Europa? E per l’Italia?

Assolutamente si, è un partner super affidabile che con il quale bisognerebbe incrementare i rapporti commerciali in tutti i settori, oltre al classico settore oil & gas, pensate che solo nel mondo delle costruzioni la Russia investe miliardi ogni anno e ovviamente le imprese europee o italiane potrebbero portare un know how significativo aggiudicandosi commesse molto importanti a livello economico. La necessità immediata è togliere le sanzioni e riaprire accordi commerciali portando la nostra tecnologia che è sicuramente superiore e raffinata.

Ritieni che le sanzioni contro la Russia stiano danneggiando, a causa dell’embargo, i nostri imprenditori e il made in Italy?

Credo che rinnovare le sanzioni sia stato un tragico errore economico e strategico, prima di tutto perché praticamente non hanno mai funzionato poiché la Russia si è immediatamente rivolta ad altri mercati ben contenti di commerciare, hanno creato condizioni difficili per le imprese italiane distruggendo un economia di immenso valore.

Quali sono i prodotti italiani che si possono trovare nei supermarket russi?

Principalmente pasta, formaggi, olio extravergine di oliva.

Quali sono i settori del Made in Italy che primeggiano in Russia? E quali settori o prodotti potrebbero trovare sbocco nella Russia di Putin?

Il made in Italy in Russia ormai non è più solo cibo, moda ma anche e soprattutto meccanica. Tra i più importanti prodotti italiani che possono trovare un concreto sbocco nel mercato russo troviamo al primo posto: calzature in pelle, macchine per imballaggio, attrezzature frigorifere per supermercati, pasta, occhiali, pelli conciate, tubi in acciaio, pompe per liquidi, vini e spumanti, rubinetti e valvole, mobili, lavori in acciaio e alluminio, bulloneria, forni e cucine.

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