Malattie rare e farmaci orfani: una storia che inizia 500 anni fa - Osservatorio Malattie Rare

2022-07-02 03:17:08 By : Ms. Reeta Liu

LOVANIO (BELGIO) – Nel 1581 Rembert Dodoens scrisse il “Medicinalium observationum exempla rara, recognita et aucta”, un libro in latino sulla diagnosi e il trattamento dei disturbi con una bassa prevalenza. Si ritiene che il “movimento dei farmaci orfani” sia stato avviato solo di recente con l'Orphan Drug Act del 1983 negli Stati Uniti d'America, che aveva lo scopo di stimolare la ricerca e la commercializzazione di prodotti medicinali ('farmaci orfani') destinati alla diagnosi, prevenzione e trattamento in-vivo delle malattie con una bassa prevalenza ('malattie rare'). Ma non c'era alcun interesse sui disordini a bassa prevalenza prima del secolo scorso?

Rembert Dodoens era un medico fiammingo conosciuto anche come Rembertus Dodonaeus, nato a Mechelen (ora Belgio) il 29 giugno 1517. Compì gli studi presso il Collegium Trilingue di Lovanio (fondato da Erasmo da Rotterdam nel 1518), così come Andrea Vesalio, e presso l'Università di Lovanio, dove si laureò come medico nel 1535. Dopo gli studi si affermò come medico nella sua città natale Mechelen e rifiutò l'offerta di diventare professore di medicina presso l'Università di Lovanio e medico di corte del Re Filippo II di Spagna. Dopo aver viaggiato a lungo, nel 1582 entrò come professore nella facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Leiden, città dove morì il 10 marzo 1585. Il suo libro più famoso è il “Cruydenboeck” (“Il libro delle erbe”), che è la prima farmacopea sulle erbe medicinali. Nel 1581 scrisse il “Medicinalium observationum exempla rara”. Due copie di questo libro scritto in latino sono nel Tabularium della biblioteca centrale dell'Università di Lovanio: la prima edizione (anno 1581, 397 pagine) è catalogata come DPA510 e la seconda (anno 1585, stampata dal famoso Christopher Plantijn ad Anversa) è catalogata come 7A875. Nel 1543 Andrea Vesalio, suo compagno di scuola a Lovanio, pubblicò il rivoluzionario lavoro in sette volumi sull'anatomia umana, “De humani corporis fabrica”, basato sulla dissezione di corpi umani. Nel 1546 Girolamo Fracastoro, collega di Vesalio a Padova, suggerì nel suo “De Contagione et contagiosis Morbis” che le malattie epidemiche potessero essere causate dal trasferimento di minuscole particelle. “Medicinalium observationum exempla rara, recognita et aucta. Accessere et alia quaedam, quorum elenchum pagina post praefationem exhibit” fu scritto da Rembert Dodoens Medici Caesarei con Valesco de Tarenta, Alexander Benedictus, Antonio Benivieni, Maternus Cholinus, Mathias Cornax, Achilles Pirmin Gasser e Gilles de Hertoghe. Dopo un'introduzione generale e una lista di autori citati (tra cui Vesalio e Fracastoro), Rembert Dodoens fornisce un ampio elenco di circa 200 malattie rare del XVI secolo, come Aneurisma, Calculus in vesica (pietra nella vescica), Catalepsis (convulsioni), Diabetes, Dysenteria, Gemini pueri (gemelli), Lapides in vesica fellis (calcoli biliari), Mania cum Melancholia affinitatem habet (mania e melanconia), Scorbutus, Tetanos, Vermis in vesica (vermi nella vescica) e Vomitus sanguinis. Queste sono tutte osservazioni macroscopiche (“de visu et de manu”) o organolettiche, dato che Antoni van Leeuwenhoek (1632-1723) iniziò ad usare il microscopio nella microbiologia e nella biologia cellulare solo nel 1674. Sono menzionate anche le “Sindromi senza un nome” come Memoria amissa ac recuperata (memoria persa e recuperata), Respirandi difficultas (difficoltà a respirare) e De pedis tumore quem Arabes Elephantiam appellant (gonfiore dei piedi chiamato dagli Arabi elefantiasi). Per le procedure chirurgiche Dodoens faceva riferimento al suo barbiere-chirurgo locale (amputatio) o agli scalpellini (litotomia). Per il trattamento farmacologico Dodoens rimandava al suo Cruydenboeck (Il libro delle erbe, Mechelen, 1554) con “Plaetse, Tijt, Naem, Natuere, Kracht ende Werckinghe” (luogo e periodo di crescita, nome, identificazione, attività farmacologica) di 942 piante. Alla fine di alcune monografie sono fornite le procedure operative per la produzione dei suoi “farmaci orfani” da materiale vegetale (bolus, confectio, decoctum, electuarium, hostia, pilula, potio, pulvis, syrupus, trochiscus per uso interno e balneum, cauterium, clysterium, collyrium, emplastrum, gargarisma, lotio, unguentum per uso esterno). La standardizzazione di queste procedure di composizione da parte dei farmacisti locali è proseguita ulteriormente con la pubblicazione di diverse farmacopee cittadine e (sovra)nazionali. Solo alla fine del XIX secolo l'industria farmaceutica assumerà la fabbricazione dei farmaci. Nel 2012, l'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha accordato un'autorizzazione all'immissione in commercio per il farmaco orfano Nexobrid, un estratto purificato di ananas (Ananas comosus). La colchicina, il principio attivo del Colchicum autumnale (Cruydenboeck parte terza, pianta 40), è ancora oggi utilizzata off-label per il trattamento di malattie auto-infiammatorie ultra-rare. L'uso off-label non è stato menzionato, dal momento che la FDA ha richiesto il primo foglietto illustrativo solo nel 1968. La terapia domiciliare veniva effettuata da farmacisti con la somministrazione di clisteri a domicilio. Per tutto il Medioevo, il ricevere una diagnosi di malattia (rara) ha avuto grandi implicazioni sociali (“stigmatizzazione”) e mediche per l'individuo. Alcune comunità, conoscendo l'importanza di una diagnosi accurata, istituivano dei gruppi multidisciplinari (“centri specializzati”) per rivedere i casi sospetti. I rappresentanti della Chiesa, i medici e le persone con la malattia (“i rappresentanti dei pazienti”) erano di solito membri di questi gruppi. Il matrimonio tra cugini era comune a quel tempo in Europa, il che molto probabilmente ha provocato diverse malattie genetiche. Questi disturbi non potevano ancora essere diagnosticati sul DNA perché James Watson e Francis Crick scoprirono la doppia elica solo nel 1953. La prima descrizione di una malattia rara attribuita a ereditarietà (l'alcaptonuria) è stata di Archibald Garrod nel 1902, sulla base di proteine non DNA. I bambini venivano fatti nascere in casa da casalinghe adolescenti, a volte con l'aiuto di una levatrice, che seguiva le linee guida “Der Rosengarten” (1513) di Eucharius Rhodion. L'allattamento al seno per un lungo periodo, da parte della madre o di una balia, era pratica generale. Nel XVI secolo l'infanticidio diventò un'eccezione, e i bambini non desiderati venivano lasciati davanti alla porta di una chiesa o di un'abbazia, presumendo che il clero si sarebbe preso cura di crescerli ed educarli. William Harvey (1578-1657) è stato il primo a descrivere correttamente la circolazione sistemica del sangue pompato dal cuore al cervello e al corpo. Egli è anche famoso per la sua citazione sulle malattie rare: “La natura in nessun caso è abituata più apertamente a mostrare i suoi misteri segreti se non quando manifesta le tracce del suo lavoro lontano dal sentiero battuto; né vi è un modo migliore per far progredire la corretta pratica della medicina se non impegnarsi a fondo nella scoperta della consueta legge di natura tramite un'accurata indagine dei casi delle più rare forme di malattia. Infatti è stato accertato in quasi tutte le cose, che ciò che esse contengono di utile o di relativo alla natura, difficilmente viene percepito, fino a quando non veniamo privati di esse, o fino a quando non diventino in qualche modo squilibrate”. Negli ultimi 500 anni almeno, c'è sempre stato un interesse da parte della professione medica e farmaceutica per la diagnosi e il trattamento dei disturbi a bassa prevalenza. Ma, naturalmente, le procedure diagnostiche (l'uroscopia come test di laboratorio) e chirurgiche sono cambiate enormemente nel corso del tempo. I cambiamenti nello stile di vita (scorbuto/vitamina C; dissenteria/migliore qualità dell'acqua potabile) e le vaccinazioni (Tetano/Clostridium) hanno quasi eliminato alcune malattie e una migliore comprensione di esse ha portato alla prevenzione e a una migliore terapia (per via endovenosa). La composizione dei farmaci che segue le procedure operative standard e le buone prassi di fabbricazione è praticata ancora oggi, ma la maggior parte dei medicinali per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento di un numero limitato di malattie rare è ora disponibile in commercio. Sono necessari più ricerca di base e più studi clinici randomizzati per la cura dei pazienti affetti da altre malattie rare e ultra rare. Fonte: Marc M. Dooms (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ), Universitaire Ziekenhuizen Leuven (Belgio). Pubblicato sull'Orphanet Journal of Rare Diseases.

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