Memorie. La vita romanzesca dello storico caporedattore che introdusse la satira nel quotidiano del Pci: "Potevo finire male, ma il giornalismo mi ha salvato"
"Il momento più difficile della giornata arriva col buio. Lì mi assale tristezza". È una mattina di fine marzo e Carlo Ricchini osserva i tetti del Nomentano dalla finestra del salotto. A novembre ha perso la moglie, Elsa, che se ne è andata a 86 anni dopo una breve malattia. "Abbiamo fatto tutto insieme negli ultimi settant'anni", dice con un sospiro.
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