Gambe sgonfie e scattanti in 20 mosse - la Repubblica

2022-08-08 08:12:37 By : Ms. Nancy Zhu Letian Mouthmask

Doppio gioco: contrastare l’insufficienza venosa con tutto il suo corteo di fastidiose e antiestetiche manifestazioni (gonfiori alle gambe, capillari in vista, pesantezza) e attenuare, di riflesso, la cellulite, spesso legata a doppio filo a una cattiva circolazione. Problemi che coinvolgono una fetta non indifferente di persone (circa il 25% per l’insufficienza venosa; intorno al 75% per la cellulite), in netta maggioranza donne. Disturbi “in rosa”, dunque, ma per quali motivi? “Tutta la rete dei capillari, parte integrante della circolazione, è sensibile all’azione degli estrogeni, che tendono a causare una più o meno accentuata vasodilatazione e, ciclicamente, ritenzione di liquidi”, spiega Pierantonio Bacci, docente di flebologia e chirurgia estetica all’Università di Siena e Barcellona. Ma sono molto comuni anche i semplici gonfiori (gambe pesanti) da leggeri disturbi circolatori, che si accentuano con i primi caldi o a causa di posizioni mantenute troppo a lungo, sia erette sia sedute. Qualunque sia la natura del problema, per ritrovare sollievo in tempi rapidi bastano semplici, ma mirati accorgimenti.

1) Esercizi defatiganti. “Per ottenere un immediato e piacevole senso di benessere, soprattutto la sera sono utili specifici esercizi antigonfiore e antistanchezza”, consiglia Giulio Sergio Roi, medico dello sport, direttore del Centro Studi Isokinetic di Bologna. a) Seduti, ginocchia distese, impugnare un asciugamano e metterlo sotto l’avampiede, quindi tirare lentamente verso il torace, fino a sentire che i muscoli posteriori del polpaccio si “stirano”. Restare in posizione per 2-3 minuti. b) In posizione supina,  gambe distese a terra e muscoli rilassati, con entrambi i piedi aprire a ventaglio le dita e chiuderle ritmicamente (10 volte).  

2) Il fitness. Gli esperti sono tutti d’accordo: il movimento è il “miglior amico” delle gambe. “Le attività più proficue sono le camminate a una velocità sostenuta per almeno 30 a 45 minuti al giorno e la bicicletta, con 40 minuti per sessione. “Utilissime anche le camminate, le corse o marce in piscina con  acqua bassa o alta, in galleggiamento. L’importante è che il movimento sia a grande escursione e che si senta bene il massaggio dell’acqua sulle gambe”, dice Roi.

3) Controllarel'appoggio dei piedi. “Difetti della postura o dei piedi favoriscono gli edemi, soprattutto alle caviglie, e la cattiva circolazione”, dice Bacci. Ecco un semplicissimo autotest per verificare che la postura sia equilibrata: con i piedi bagnati, fare qualche passo sul pavimento e controllare che l’impronta lasciata evidenzi una forma armoniosa. In caso contrario, prenotare una visita da uno specialista (podologo, posturologo o ortopedico), che valuterà le cure più idonee (esercizi posturali, eventuale uso di plantari).

4) Esercizi alla scrivania. Le gambe sono tra le prime a risentire della sedentarietà e di una posizione sbagliata del corpo alla scrivania. “Una cattiva postura, soprattutto se mantenuta a lungo, riduce l’irrorazione e l’ossigenazione dei tessuti e favorisce la stasi venosa, con ripercussioni sulla circolazione e l’accentuazione della cellulite”, ricorda Bacci. Per migliorare l’allineamento del corpo e dare impulso comunque alla circolazione, scegliere sedute ergonomiche e interrompere  il lavoro ogni tanto per fare una breve camminata. Anche da seduti, alzarsi  spesso sulle punte dei piedi, molleggiarsi leggermente e appoggiare la pianta del piede a terra con forza, per dare impulso alla risalita del sangue venoso. Utile anche la pratica costante di semplici esercizi di ginnastica isometrica.  a) Seduti con le gambe accavallate, disegnare piccoli cerchi in aria con il piede sospeso, per 5 minuti (2 per piede). b. Contrarre i muscoli delle cosce per 10 secondi, quindi rilassarli: 5-10 volte in sequenza, ogni ora e mezza.

5) Dieta antigonfiori. Limitare gli alcolici (disidratano) e il sale (aumenta la ritenzione idrica).  Mangiare adeguate quantità di frutta, verdura, legumi, ricchi di acqua e antiossidanti utili anche direttamente per la circolazione e indirettamente, perché contrastano la stipsi che ostacola il flusso venoso. Oltretutto, i vegetali freschi sono la base della dieta de-acidificante, che depura i tessuti riducendo le alterazioni metaboliche e lo stress ossidativo che favoriscono anche i gonfiori, oltre che la cellulite (la quale a sua volta, in una sorta di circolo vizioso, accentua i gonfiori). “L’ideale è magiare frutta e verdura fresca distribuita in 5 pasti quotidiani. La frutta, soprattutto quella maggiormente alcalinizzante (pesche, albicocche, ciliegie, limoni, pompelmi) vale per gli spuntini. Abbinamenti strategici: mezza mela con 4 acini di uva e 3 spicchi di mandarino, oppure mezza arancia e 4 acini di uva bianca e rossa e un po’ di frutta secca”, dice Bacci. Da non trascurare i vegetali di colore violetto, come melanzane e mirtilli, che per il contenuto in bioflavonoidi proteggono i capillari, più a rischio di rottura in caso di gonfiori e/o cellulite per la compressione esercitata dai liquidi in eccesso. Importante anche il pesce, ricco di acidi grassi polinsaturi, che fluidificano il sangue (almeno 3 porzioni settimanali).  

6) Acqua e juice. È il comandamento antigonfiori e pro circolazione venosa e linfatica per definizione. Un abbondante apporto d’acqua oligominerale naturale a basso residuo fisso, infatti, è indispensabile per favorire l’attività intestinale, l’eliminazione delle scorie e dei liquidi intrappolati nei tessuti. Ma nel bilancio totale dei liquidi introdotti quotidianamente (almeno 2 litri), una buona quota può arrivare dai juice. “Apportano acqua naturale ricca di potassio vitamine ed enzimi a effetto detox, dunque antinfiammatorio e drenante”, dice Carlo Di Stanislao, dermatologo ed esperto di medicine naturali, Università Dell’Aquila. Il plus: preferire i vegetali che agiscono anche da flebotonici, come mirtilli, pompelmo rosa, fragole.  

7) Integratori effetto piuma. Soprattutto ai primi caldi, utile l’assunzione di integratori che favoriscono circolazione e drenaggio. “Sono indicate le formule complesse, per esempio con estratti vegetali drenanti e flebotonici o che riducono la permeabilità e fragilità capillare, come verga d’oro, centella asiatica, escina, vite rossa, rusco, pilosella, curcuma longa,  rutina, esperidina, quercitina, apigenina. Altro principio attivo interessante è il picnogenolo, estratto dal pino marittimo della costa atlantica francese, utile negli edemi di origine venosa, capillare e linfatica”, dice Bacci. Ottimi anche la Rosa canina, ricchissima di vitamina C, che, tra l’altro, fortifica le pareti dei capillari, e l’Hamamelis, ricco di flavonoidi e triterpeni che agiscono da vasocostrittori (30 gocce di estratto fluido o tintura madre di ognuno, tutti i giorni, per cicli di 2 mesi circa).

8) Cosmetici drenanti. Ogni giorno, mattino e sera, applicare una crema o un gel anti-gonfiori. “Le formule più indicate contengono, ad esempio,   calendula, olio di iperico, arnica, amamelide, rusco, vite rossa, escina o vitamina K, che drenano e decongestionano, alleviano formicolii e senso di pesantezza”, dice Di Stanislao.  Efficaci anche gli oli a base di essenze come menta, salvia, limone e ginepro. E per incrementare l’effetto, si può tenere in frigo il prodotto per qualche ora prima di stenderlo, così si sfrutta l’effetto vasocostrittore del freddo e si ottiene un sollievo più rapido.  

9) Argilloterapia. Per i problemi di circolazione sono utili gli impacchi di argilla. Preparare un impasto con acqua e argilla verde ventilata quanto basta, quindi spennellare uno strato sottile dalla caviglia al  ginocchio. Chiudere con un panno di cotone, infilare dei calzettoni di lana e tenere il tutto per circa un'ora. Togliere l'impasto con getto alternato di acqua calda-fredda (37/23 gradi), prima davanti, poi dietro.  

10) Massaggi meccanici hi-tech dal medico estetico. Funzionano sia per trattare la cellulite, sia per drenare e sgonfiare le gambe con un effetto long lasting. Tra gli strumenti più efficaci c’è la microvibrazione compressiva (Endospheres). “È un apparecchio dotato di un rullo con sfere di silicone rotanti che, stimolando le fasce muscolari e creando l’effetto di una “pompa linfatica” attivano la circolazione, riducono il ristagno dei liquidi e migliorano la tonicità”, spiega Bacci. Occorre in media un ciclo di 2 sedute la settimana per 3 settimane; circa 100 euro a trattamento. Info: www.fenixgroup.it .

11) Endermologie. Ormai un classico, soprattutto per la cellulite di primo stadio (edematosa), sfrutta l’azione di un rullo, collegato ad un apparecchio, che producendo compressioni e decompressioni, “spreme” le cellule adipose, incentiva il collagene e l’elastina  e svolge una sorta di ginnastica vascolare, migliorando la circolazione sanguigna e linfatica (da 6 sedute; da 30 euro l’una; www.endermologie.com/it/)  

12) Carbossiterapia+mesoterapia. In caso di gonfiori costanti, cellulite e cattiva circolazione (nonché per rimodellare e snellire i cuscinetti adiposi), dal medico estetico si possono effettuare cicli di carbossiterapia, ovvero microiniezioni di anidride carbonica che aumentano il flusso sanguigno e il drenaggio linfatico e sciolgono le cellule di grasso più superficiali, che sono poi eliminate per via fisiologica. “Le sedute di carbossiterapia possono essere alternate alla  mesoterapia con attivi drenanti, come escina, esculoside, cumarina”, spiega Bacci. Occorrono in media 10-15 sedute di entrambe (da 100/150 euro circa l’una).

13) Classici che funziono sempre:  i massaggi linfodrenanti manuali e la pressoterapia. Grazie a pressioni leggere ed ondulatorie eseguite sui gangli e lungo il percorso dei vasi linfatici, il linfodrenaggio manuale sgonfia, contrasta la cellulite e favorisce l’eliminazione delle tossine dai tessuti (in istituto, minimo 10 sedute). Altro evergreen per ridurre l'edema tissutale e stimolare la circolazione venosa e linfatica: la pressoterapia (massaggio meccanico con appositi gambali collegati ad un apparecchio).

14) Pediluvio+automassaggio Tao. Per vivacizzare e potenziare l’effetto rilassante e decongestionante del pediluvio, si può eseguire questo automassaggio Tao “subacqueo”. “Accarezzare dolcemente la pianta e il dorso del piede: iniziare dalla punta delle dita con tocchi delicati e proseguire con movimenti un po’ più energici verso la caviglia. Allargare e distanziare le dita, poi massaggiarle con movimenti circolari una ad una da sei a nove volte, insistendo un po’ sul mignolo per  facilitare l’eliminazione di ristagni e tossine”, consiglia Di Stanislao.

15)  Gambe e Spa. La primavera è un momento propizio per prendersi cura delle gambe in una beauty farm termale, che offre, come piatto forte, balneoterapia, fangoterapia combinati ad altri trattamenti che migliorano non solo i disturbi circolatori ma anche gli inestetismi, come il rilassamento cutaneo dell’interno coscia e la  cellulite. “I fanghi termali, in particolare,  sono efficaci per i deficit della micro-circolazione, buccia d’arancia inclusa, anche e soprattutto grazie alla particolare ricchezza di una componente vegetale viva (alghe termofile), che fornisce sostanze attive antiossidanti e antinfiammatorie in forma altamente biodisponibile”, dice Bacci. Dal canto loro, i bagni e i percorsi idrovascolari, soprattutto se l’acqua è salsobromoiodica, riducono i gonfiori e la cellulite, grazie all’effetto osmotico e antinfiammatorio dei sali nell’acqua.

16) L’idroterapia home made.  Qualche idea express per stimolare la circolazione venosa e di riflesso linfatica e, in più, per tonificare la pelle, potenziandone l’ossigenazione e il nutrimento: terminato un pediluvio caldo (20 minuti a 37 gradi), riempire la vasca o una bacinella capiente con 20-30 cm d’acqua fredda (circa 20-22 gradi) e calpestare energicamente con i piedi in ammollo per 1-2 minuti massimo.  

17) Terapie “liquide” di Kneipp. Una doccia parziale delle gambe che restituisce leggerezza all’istante: “dirigere lo spruzzo della doccia regolato su un getto lieve e a temperatura prima medio-calda (37 gradi, 1 minuto), poi medio-fredda (1 minuto, 26 gradi), iniziando dalla pianta del piede destro, salendo lentamente sino all'inguine e ridiscendendo sempre sulla stessa gamba. Ripetere sull’altra”, consiglia Di Stanislao.  

18)  Automassaggio drenante. Alleggerisce anche le caviglie. a) Con i polpastrelli di entrambe le mani, massaggiare con movimenti dolci e lenti la zona intorno ai malleoli. b) Alternare questo movimento a degli sfioramenti, avanti e indietro, sotto i malleoli, come a disegnare una "U". c) Massaggiare la zona posteriore della caviglia, scorrendo lungo il tendine di Achille. d) Avvolgere la caviglia con entrambe le mani, come a formare un "braccialetto",  e risalire verso l'alto stringendo dolcemente il polpaccio. e) Terminare con sfioramenti leggeri dal basso e ripetere sull'altro arto. f) Alla fine, per rendere la pelle ancor più morbida e vellutata e aumentare il senso di leggerezza, spruzzare sui piedi e le gambe dell’acqua termale, oppure un’acqua aromatica alla melissa, conservata in frigorifero.  

19) Un fluido concentrato fai-da-te a effetto drenante e riducente. Miscelare 50 ml di tintura madre di centella asiatica e 50 ml di linfa di betulla,  30 gocce di olio essenziale di pompelmo e 30 di lavanda. Versare in una bottiglietta di vetro scuro e chiudere ermeticamente (conservare in frigorifero massimo per 3-4 giorni). Agitare prima di massaggiare sulle gambe a giorni alterni.  

20) A letto, sollevate le gambe. Per aiutare la circolazione di ritorno quando si assume la posizione distesa, come durante il riposo notturno, un ottimo accorgimento è sollevare le gambe rispetto al torace. La soluzione più semplice è mettere degli spessori di 4-5 cm sotto i piedi del letto (per esempio un libro o una tavoletta di legno), oppure inserire tra la rete e il materasso particolari cuscini a sezione triangolare, facilmente reperibili in commercio. No, invece, ai cuscini tradizionali sotto le gambe, perché non offrono un appoggio stabile e uniforme quando ci si muove.