MILANO - Il conto dell'alta tensione geopolitica sul fronte Russia-Ucraina si scarica anche sui prezzi del petrolio e da lì plana sulle pompe di benzina, dove i costi dei carburanti veleggiano ai massimi dalla fine dell'estate del 2012.
I mercati prendono atto della situazione di estrema allerta e, considerando che Mosca è appaiata all'Arabia Saudita sul podio degli esportatori globali di petrolio, con una quota intorno all'11-12% alle spalle degli Stati Uniti, si registrano incrementi sui mercati internazionali dell'oro nero.
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