Benzina, ancora aumenti alla pompa. Il diesel al "servito" arriva a 2,1 euro al litro - la Repubblica

2022-08-08 08:16:10 By : Ms. Catherine Zou

MILANO - Nuovi rincari alla benzina con le quotazioni dei prodotti petroliferi in Mediterraneo che hanno chiuso ieri ancora in forte crescita per la settima seduta di seguito (specialmente il diesel). Le compagnie hanno reagito con un nuovo giro di rialzi sui prezzi raccomandati. In particolare, Eni sale di 8 centesimi su benzina e diesel, Q8 e Tamoil salgono di 6 cent sulla verde e di 8 cent sul diesel, mentre Ip sale di 5 cent sulla benzina e di 8 sul diesel. I prezzi praticati dei due carburanti, di conseguenza, continuano a registrare netti aumenti: la media del diesel servito viaggia verso i 2,1 euro al litro, mentre si avvicina ai 2 euro nella modalità self (già raggiunti in alcuni distributori). La verde continua a salire ed è ormai stabilmente sopra i 2,1 euro nel rifornimento con servizio. Corposi rincari si registrano anche per i prezzi praticati del metano auto.

E' il dettaglio che emerge dall'elaborazione giornaliera di Quotidiano Energia dei dati alle 8 di ieri comunicati dai gestori all'Osservaprezzi carburanti del Mise. Il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self vola a 2,048 euro/litro (ieri 2,010), con i diversi marchi compresi tra 2,039 e 2,076 euro/litro (no logo 2,013). Il prezzo medio praticato del diesel self sale a 1,966 euro/litro (ieri 1,910) con le compagnie posizionate tra 1,932 e 2,040 euro/litro (no logo 1,955). Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato cresce a 2,154 euro/litro (ieri 2,126) con gli impianti colorati che mostrano prezzi medi praticati tra 2,121 e 2,252 euro/litro (no logo 2,053). La media del diesel servito schizza a 2,074 euro/litro (ieri 2,032) con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi praticati compresi tra 2,082 e 2,131 euro/litro (no logo 1,991). I prezzi praticati del Gpl registrano leggeri assestamenti all'insù e vanno da 0,863 a 0,883 euro/litro (no logo 0,861). Infine, il prezzo medio del metano auto è in crescita e si posiziona tra 1,901 e 2,077 (no logo 2,062).

Operatori di mercato fanno notare che già da tempo le quotazioni del prodotto raffinato scambiato sui mercati internazionali (Platts) sono superiori per il gasolio rispetto alla benzina. Il 4 marzo il Platts per la benzina era a 1.125 dollari per tonnellata, il gasolio a 1.288. Nella media del 2020, ed è un dato che rende bene l'idea dell'impennata che c'è stata nei prezzi, eravamo a 391 dollari/tonnellata per il gasolio e 370 per la benzina. Alla pompa, il prezzo è stato storicamente più basso per una differenza di accisa, nonostante il costo maggiore del prodotto scambiato sui mercati. E gli operatori fanno anche notare che l'utilizzo del gasolio è molto più diffuso presso una larga fetta di filiera (si pensi solo al trasporto merci) che determina le oscillazioni di prezzo.

Stando all'ultima rilevazione settimanale del Mite, che fotografava al 7 marzo la benzina a 1,953 euro e il diesel a 1,829 euro per litro, nel primo caso l'influenza di accise e Iva compone il 55,3% del prezzo (1,080 euro) e nel secondo caso si "ferma" al 51,8% (0,947 euro).

Negli ultimi giorni, per altro, è emerso da Assopoetroli un alert sulla "significativa disponibilità di prodotto in extrarete", ovvero su quel mercato all'ingrosso dove attingono la materia prima soggetti quali le imprese di trasporto o le pompe bianche, che non erogano direttamente il "loro" petrolio. Una posizione alla quale Unem ha risposto, attraverso Staffetta Quotidiana, assicurando che "i rifornimenti di prodotti petroliferi (carburanti e combustibili) sono regolari, non c’è alcun taglio all’offerta. I problemi di questi giorni, hanno fatto sapere da Unem, sono eventualmente dovuti a colli di bottiglia sul mercato spot extrarete venutisi a creare a seguito di una corsa all’acquisto, determinata probabilmente dalla prospettiva di un ulteriore aumento delle quotazioni nei prossimi giorni e dai timori legati alla crisi ucraina. Tale corsa all’acquisto può creare in alcuni casi disagi nella regolare programmazione delle attività delle basi di carico".

Le proteste dei consumatori e della filiera planano sul tavolo politico. Per la legge di conversione del decreto bollette "speriamo che ci siano risorse aggiuntive, sarebbe davvero opportuno. Bisogna però confrontarsi col governo, cosa che faremo nei prossimi giorni", dice il relatore del disegno di legge alla commissione Attività produttive della Camera, Luca Squeri (Forza Italia) a margine dei lavori. "Proporrò la sterilizzazione dell'Iva sui carburanti, perlomeno per l'Iva aggiunta rispetto agli aumenti. Comincia ad essere una cifra significativa, 10 centesimi al litro, è poco rispetto all'impennata dei prezzi ma almeno è qualcosa", aggiunge.