Chi è Alessia Pifferi, la madre di Diana lasciata sola in casa per sei giorni a 18 mesi e morta di stenti - Necrologie La Repubblica

2022-09-10 04:07:30 By : Ms. Xinjie SU

Ci sono un prima e un dopo nella vita di Alessia Pifferi. Circa due anni e mezzo fa, dopo il divorzio dal marito, aveva improvvisamente cominciato a curare l'aspetto fisico, fino a quel momento molto trasandato. "Una trasformazione completa", racconta il farmacista del quartiere che conosceva la famiglia da anni. Indossava vestiti appariscenti anche per scendere al mercato del quartiere e aveva cominciato a postare sue foto sui social network. Un periodo di profondi cambiamenti per questa donna dal carattere difficile ("non la potevi contraddire, altrimenti diventava irascibile"), schiva e con pochi amici: da lì a poco infatti era arrivata anche la gravidanza.

Una figlia forse inattesa, di cui la donna sostiene che il padre non sappia nulla e di cui dichiara di essersi accorta solo all'ultimo. Partorita in casa dell'attuale compagno a Leffe, in provincia di Bergamo, a marzo del 2021 e con due mesi di anticipo. "Una bambina molto magra e che sembrava più piccola dell'età che aveva", racconta chi l'ha vista in quartiere a Milano. Non solo. "Quella donna non giocava mai con la piccola Diana, non la portava a camminare, la teneva sempre nel passeggino" hanno detto alcuni vicini ieri pomeriggio.

C'è un episodio raccontato a verbale da Pifferi che può spiegare qualcosa del contesto familiare. Mesi fa la donna era andata a Monaco in vacanza con il compagno, lasciando la figlia con la nonna: dopo due giorni alla bambina era salita la febbre ed era stata ricoverata per un'infezione alle vie urinarie. La Pifferi, rientrata e rimasta in ospedale con la piccola per qualche giorno, quando è tornata nella casa di via Parea dopo il ricovero ha capito che sua madre se ne era andata.

Ci sono anche molte bugie nelle parole di Alessia Pifferi. Come quelle che diceva a Leffe, dove da un po' di tempo era tornata a frequentare un elettricista, il suo attuale compagno. A lui e in paese aveva raccontato di essere una psicologa infantile e di avere spesso a che fare con i bambini negli ospedali. Quella di giovedì scorso non era la prima volta che la piccola Diana veniva lasciata sola. In molte altre occasioni, per trascorrere il weekend fuori casa, la donna aveva abbandonato la piccola incustodita, sempre nel lettino e con due biberon vicino. Giovedì 14 luglio, quando si è presentata a Leffe, al compagno aveva detto di aver mandato Diana al mare con la sorella. Un'altra bugia.

Agli inquirenti Pifferi ha raccontato anche gli istanti dopo il rientro a casa: avrebbe bagnato la testa alla bambina e le avrebbe provato a fare un massaggio per rianimarla. A quel punto si è rivolta a una vicina di casa che ha poi dato l'allarme. Disoccupata, Pifferi ha una sorella che vive a Milano mentre la madre sta a Crotone. Viveva con gli assegni di maternità e con le somme che le aveva lasciato la madre e l'ex marito. Nel suo minuscolo appartamento gli agenti di polizia hanno trovato stanze piene di oggetti, i pannolini sporchi della piccola. E un frigorifero vuoto.

Il giudice Fabrizio Filice ha convalidato il fermo per Alessia Pifferi, dopo la richiesta del pm Francesco De Tommasi. L'accusa è di omicidio volontario ma senza la premeditazione: secondo il giudice la donna riteneva "altamente probabile se non certo l'evento morte della bambina: non si limita a prevederne e ad accettarne il rischio, ma lo prevede e lo accetta e quindi, pur non perseguendolo come suo scopo finale, alternativamente lo vuole".